Gli abbandoni per strada e nelle vicinanze di alcuni supermercati di guanti e di mascherine chirurgiche monouso è sempre più frequente. In previsione di una fase 2 con la riapertura di piccole e medie aziende, di alcuni uffici bisogna fare appello al senso civico e alla responsabilità dei cittadini.
Questi articoli sono tutti da conferire nella raccolta indifferenziata, ma analizziamo le diverse tipologie.
La prima e più nota sia in ambiente domestico che nei luoghi di lavoro è quella dei guanti in lattice, un prodotto biodegradabile che assicura un elevato livello di sensibilità, elasticità ed impermeabilità. Queste loro caratteristiche li rendono assimilabili alla plastica ma in realtà il lattice è un prodotto naturale, ricavato dall’incisione delle cortecce degli alberi della gomma. Al termine del suo utilizzo, perciò, questo tipo di guanto deve essere buttato nel bidone dell’indifferenziato per essere smaltito in discarica o attraverso termovalorizzatori oppure riassorbito dall’ambiente, essendo completamente biodegradabile e quindi in grado di decomporsi nel giro di qualche mese.
Anche i guanti monouso in nitrile vanno conferiti nell’indifferenziata, non essendo possibile smaltirli con un processo specifico di riciclo. Il nitrile è una gomma sintetica molto elastica, dotata di resistenza meccanica e chimica, sensibilità ed ergonomia, tutte caratteristiche che rendono questo materiale ideale per chi manipola alimenti o ha necessità di massima protezione lavorando a contatto con sostanze chimiche e/o fluidi corporei. Il nitrile è prodotto a partire da un composto organico e, data la sua natura, non può essere destinato al riciclo e quindi a una parziale o totale riutilizzazione. Va perciò conferito nel secco indifferenziato.
Unica differenza per i guanti monouso in vinile, altro nome del polivinilcloruro, noto ai più con la sigla PVC, che invece vanno conferiti nella raccolta differenziata della plastica. Questi guanti professionali hanno una sensibilità e una resistenza minore rispetto a quelli in nitrile ma l’aggiunta dei plasticizzanti li rende malleabili, modellabili, morbidi ed elastici. Il vinile è un materiale prodotto chimicamente che, grazie all’aggiunta di sostanze plastificanti, subisce un processo di smaltimento differente rispetto ai guanti in lattice e nitrile.
Ma cosa dire delle mascherine? Sono tanti quelli che per proteggersi dal rischio infezione indossano mascherine protettive quando escono di casa per andare al lavoro o a fare la spesa al supermercato. È importante ribadire che, tranne nel caso di mascherine lavabili, questi prodotti vanno buttati ogni volta dopo l’uso. Non è possibile, infatti, riutilizzarle né tantomeno riciclarle. Ciò significa che le mascherine protettive monouso vanno gettate nella raccolta dell’indifferenziato.